Deduzione delle spese per manutenzione straordinaria sugli immobili dei professionisti
Il recente decreto legislativo di riforma dell’IRPEF ha introdotto importanti novità in materia di deducibilità delle spese sostenute per interventi straordinari sugli immobili utilizzati nell’esercizio della professione. A partire dal 2024, tali spese potranno essere dedotte in sei quote costanti annuali, come previsto dal nuovo articolo 54 del TUIR.
Immobili ad uso promiscuo
Per gli immobili adibiti sia ad attività professionale sia a uso personale (ad esempio la propria abitazione), la deduzione delle spese straordinarie sarà possibile, ma in misura ridotta al 50%. Questo consente comunque ai professionisti di beneficiare della detrazione, seppur in forma parziale.
Differenza tra spese ordinarie e straordinarie
Per una corretta applicazione delle nuove regole, è fondamentale distinguere tra manutenzione ordinaria e straordinaria, poiché il trattamento fiscale è diverso.
- Spese ordinarie: comprendono tutti quegli interventi che non modificano l’immobile e servono a mantenerne l’efficienza e la funzionalità. Tra queste rientrano la pulizia, la manutenzione di impianti elettrici e idraulici e la sostituzione di componenti usurate nel normale utilizzo quotidiano. Queste spese sono interamente deducibili nell’anno in cui vengono sostenute. Se l’immobile è ad uso promiscuo, la deduzione sarà ridotta al 50%.
- Spese straordinarie: si riferiscono a interventi di ristrutturazione e modifica dell’immobile, come la sostituzione di impianti obsoleti, lavori strutturali o riparazioni derivanti da danni accidentali. A differenza delle spese ordinarie, queste spese saranno deducibili in sei quote costanti annuali. Anche in questo caso, se l’immobile è ad uso promiscuo, la deduzione sarà ridotta al 50%.
Esempio pratico
Se un professionista effettua lavori di manutenzione straordinaria nel proprio studio, come la sostituzione degli impianti per un costo di 9.000 euro, potrà dedurre la spesa in sei anni con una quota annua di 1.500 euro. Se lo studio è ad uso promiscuo, la deduzione sarà di 750 euro all’anno.
Chi può beneficiare della deduzione
Questa possibilità di deduzione è riservata esclusivamente ai professionisti che adottano il regime contabile semplificato. I professionisti che operano in regime forfettario, invece, non possono dedurre tali spese dal proprio reddito.
Applicazione dal 2024
Le nuove regole si applicano già alle spese straordinarie sostenute a partire dal 1° gennaio 2024, permettendo ai professionisti di pianificare in modo più efficace i propri investimenti sugli immobili adibiti all’attività lavorativa.
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