spese deducibili e detraibili

spese deducibili e detraibili

Come risparmiare in dichiarazione dei redditi con le spese deducibili e detraibili

 

La redazione della dichiarazione dei redditi può comportare anche riduzione delle imposte da versare se conosciamo quali sono le spese deducibili o detraibili dal reddito che possono ridurre il carico tributario.

La generica e familiare espressione di “scaricare” le spese in dichiarazione dei redditi in realtà consiste nel dedurre o detrarre alcune spese sostenute. Per prima cosa facciamo chiarezza sulla differenza tra spese deducibili e spese detraibili. Le spese deducibili sono quelle che vengono sottratte dal reddito oggetto di dichiarazione mentre le spese detraibili sono quelle che vengono sottratte (di solito nella misura del 19%) direttamente dalle imposte da versare dopo che l’aliquota di tassazione (per esempio l’Irpef) è stata applicata al reddito. In altre parole se ho conseguito un reddito di € 30.000 e ho sostenuto € 5.000 di spese deducibili sarò tassato su € 25.000 (reddito imponibile). Se da tale reddito imponibile scaturiscono imposte per € 5.750 e ho sostenuto, nel corso dell’anno precedente, € 1.000 di spese detraibili potrò sottrarre dalle imposte da versare € 190 (€ 1.000*19%) e pagherò quindi imposte per € 5.560 .

Ma quali sono quelle spese deducibili o detraibili che si possono sostenere facoltativamente al fine di ridurre le imposte da versare e nel contempo ottenere importanti vantaggi? Di seguito alcuni esempi:

Spese deducibili

I versamenti di contributi a forme di previdenza complementare (es. fondi pensione…) sono deducibili dal reddito fino all’importo di € 5.164,67. Pertanto versare contributi alla previdenza complementare non solo produce il vantaggio di poter contare, in futuro ,su un’ ulteriore pensione ma anche un interessante vantaggio fiscale in quanto i versamenti sono deducibili e quindi un sicuro risparmio di imposta. I versamenti a forme di previdenza complementare sono deducibili anche se eseguiti a favore di soggetti “fiscalmente a carico” per esempio versamenti in un fondo pensione a favore di un figlio che non può dedurre dal proprio reddito i contributi versati.

I lavoratori autonomi iscritti a Casse previdenziali di appartenenza (per esempio Psicologi iscritti all’ENPAP, Ingegneri iscritti all’Inarcassa,) in alternativa al versamento alla previdenza complementare (fondi pensione aperti o assicurazioni) possono anche decidere di aumentare facoltativamente la percentuale di contribuzione soggettiva alla loro Cassa professionale di appartenenza. Per esempio gli Psicologi devono versare un contributo soggettivo all’ENPAP nella misura minima del 10% del loro reddito professionale tuttavia facoltativamente possono aumentare tale percentuale fino all’importo massimo del 30%. Tutta la contribuzione in questo caso sarà totalmente deducibile dal reddito senza il tetto di € 5.164,67 previsto per la contribuzione complementare. Pertanto aumentare facoltativamente la contribuzione alla propria Cassa previdenziale di appartenenza non solo determinerà in futuro una pensione maggiore ma determina nell’immediato un interessante risparmio d’imposta anche superiore a quello ottenibile con il versamento alla contribuzione complementare privata.

contributi versati ai fondi di assistenza sanitaria integrativa del SSN sono anch’essi deducibili per un importo annuo non superiore a 3.615,20 e anche in questo caso la deduzione spetta anche se eseguita a favore di soggetti “fiscalmente a carico”.

Se ci si avvale di collaboratori domestici sarà possibile dedurre dal proprio reddito l’importo dei contributi previdenziali rimasti a carico del datore di lavoro fino ad un importo massimo di € 1.549,37. Quindi i contributi versati per la Colf, badanti, Baby Sitter…sono deducibili dal proprio reddito nella misura di cui sopra.

Spese detraibili

Il premio versato per le seguenti assicurazioni è detraibile dalle imposte nella misura del 19%:

·        assicurazione contro il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana (long term care)

·        assicurazione che prevede il rischio di morte e di invalidità permanente non inferiore al 5% stipulata o rinnovata a decorrere dal 1° gennaio 2001

·        assicurazione sulla vita e contro gli infortuni  stipulata o rinnovata prima della data del 31 dicembre 2000;

·        assicurazione riguardante il rischio di eventi calamitosi, stipulata per immobili ad uso abitativo e relative pertinenze. In questo caso la detrazione è aumentata al 90% se la polizza è stipulata o rinnovata dal 1° luglio 2020 contestualmente alla cessione a un’impresa assicurativa del credito d’imposta relativo agli interventi antisismici derivante dal Superbonus del 110%

Gli interessi pagati e derivanti da un mutuo contratto per l’acquisto di un’abitazione principale sono detraibili nella misura del 19%. La detrazione spetta su un importo massimo degli interessi pari ad euro 4.000

Anche le spese sostenute per pagare i compensi alle agenzie di intermediazione immobiliare per l’acquisto della casa da adibire ad abitazione principale sono detraibili dalle imposte nella misura del 19%. La detrazione spetta su un importo massimo di € 1.000.

Tutto il comparto delle detrazioni edilizie: ristrutturazioni detraibili nella misura del 50%, efficientamento energetico detraibile nella misura del 65%, sisma bonus, bonus verde per il rifacimento dei giardini, bonus mobili, bonus facciate e superbonus al 110%. Insomma anche in questo caso provvedere alla manutenzione straordinaria della propria casa permette il vantaggio di ottenere anche un interessante risparmio d’imposta.

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