Tassazione delle criptovalute: le novità della Legge di Bilancio 2025
Negli ultimi anni, il tema della tassazione delle criptovalute ha attirato sempre più attenzione, complici la crescita del settore e i frequenti interventi normativi. La Legge di Bilancio 2025 introduce ulteriori modifiche significative che influenzeranno chi possiede o utilizza criptoattività.
In questo articolo, esploriamo in dettaglio cosa cambia a partire dal 2025.
Cosa prevede la normativa attuale?
Fino al 31 dicembre 2024, la tassazione delle criptovalute è regolata dalle seguenti disposizioni:
Plusvalenze e proventi
Sono tassabili le plusvalenze (differenze positive tra prezzo di vendita e costo di acquisto) e gli altri proventi derivanti da cessione, rimborso, permuta o detenzione di criptovalute, ma solo se complessivamente superiori a € 2.000.
Permuta tra criptovalute
Non sono fiscalmente rilevanti le operazioni di permuta tra criptovalute (es. Bitcoin ed Ethereum). Tuttavia, l’eventuale cessione successiva della nuova criptovaluta sarà tassata se la plusvalenza supera la soglia di € 2.000.
Aliquota fiscale
Attualmente, l’aliquota applicata sulle plusvalenze e sui proventi derivanti da criptoattività è del 26%.
Attività come staking, mining e airdrop
Anche i proventi derivanti da attività come staking, mining e airdrop sono soggetti a tassazione.
Esempio pratico:
Se un contribuente realizza una plusvalenza di € 1.500, questa non è soggetta a tassazione. Tuttavia, se la plusvalenza è di € 2.100, l’intero importo è tassato al 26%, e non solo l’eccedenza rispetto alla soglia di € 2.000.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 sulla tassazione delle Criptovalute
Con la Legge di Bilancio 2025, vengono introdotte tre importanti novità che modificano sensibilmente il quadro fiscale delle criptovalute:
Abolizione della soglia di esenzione
Dal 1° gennaio 2025, tutte le plusvalenze e i proventi derivanti da criptoattività saranno tassabili, indipendentemente dall’importo. La soglia di esenzione di € 2.000 viene eliminata.
Aumento dell’aliquota fiscale
A partire dal 1° gennaio 2026, l’aliquota applicata alle plusvalenze e ai proventi salirà dal 26% al 33%.
Rivalutazione del costo di acquisto
Per ridurre l’impatto fiscale delle plusvalenze future, la nuova normativa consente di rivalutare il costo di acquisto delle criptovalute detenute al 1° gennaio 2025, sostituendo il valore di carico originario con il valore di mercato alla stessa data.
- Questa operazione sarà soggetta al pagamento di un’imposta sostitutiva del 18% sul valore rivalutato.
- Il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione o in tre rate annuali, con la prima scadenza fissata al 30 novembre 2025.
Monitoraggio fiscale e IVCA
Oltre alla tassazione delle plusvalenze, le criptovalute devono essere dichiarate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi o del quadro W del modello 730, ai fini del monitoraggio fiscale. Inoltre, è prevista l’applicazione dell’IVCA (Imposta sul valore delle criptoattività), pari allo 0,2% del valore delle criptovalute detenute al 31 dicembre di ogni anno.
Conclusioni
La Legge di Bilancio 2025 segna un importante passo avanti nella regolamentazione fiscale delle criptovalute, ma al contempo introduce oneri più stringenti per i contribuenti. L’abolizione della soglia di esenzione e l’aumento dell’aliquota fiscale richiedono una pianificazione più attenta, soprattutto per chi detiene volumi significativi di criptoattività.
Se possiedi criptovalute, è fondamentale valutare con attenzione l’opportunità di rivalutare il loro costo di acquisto, approfittando delle agevolazioni introdotte dalla normativa.
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