La Legge di Bilancio per l’anno 2024 prevede un aumento delle aliquote dell’Imposta sul Valore degli Immobile all’Estero (IVIE) e dell’Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie all’Estero (IVAFE).
L’aliquota dell’IVIE passa dallo 0,76% all’1,06% .
L’IVIE deve essere versata dalle persone fisiche (oltre che dagli enti non commerciali e dalle società semplici, in nome collettivo e in accomandita semplice) residenti in Italia che possiedono immobili (terreni o fabbricati) all’estero essendone proprietari o titolari di un diritto reale. La base imponibile su cui applicare l’aliquota sopra indicata è determinata nel seguente modo:
- se l’immobile è situato in un Paese dell’Unione Europea (UE) oppure dello Spazio Economico Europeo (SEE) si fa riferimento al valore catastale se previsto in tale Paese per il calcolo delle imposte di natura reddituale o patrimoniale
- se l’immobile è situato in un altro Paese (o in un Paese UE o SEE dove non si applica il valore catastale) si fa riferimento al costo di acquisto o in mancanza al valore di mercato
La liquidazione dell’imposta avviene redigendo il quadro RW della dichiarazione dei redditi. L’imposta è calcolata in proporzione alla quota e ai mesi dell’anno di possesso. L’aliquota si riduce allo 0,4% se l’immobile estero è adibito ad abitazione principale e risulta classificabile in Italia alle categorie catastali: A/1, A/8 e A/9. In tal caso inoltre è possibile detrare dall’IVIE un importo pari ad € 200,00. Qualora nel Paese in cui è situato l’immobile viene versata un’imposta patrimoniale è possibile detrarla dall’IVIE.
Anche l’IVAFE ha subito un aumento dell’aliquota tuttavia esclusivamente per i prodotti finanziari detenuti in Paesi a regime fiscale privilegiato. In tal caso l’aliquota passa dal 2 per mille al 4 per mille.
L’IVAFE è dovuta dalle persone fisiche (oltre che dagli enti non commerciali e dalle società semplici) residenti in Italia che detengono all’estero prodotti finanziari, conti correnti o libretti di risparmio.
Per determinare il valore dei prodotti finanziari, su cui applicare l’aliquota d’imposta, si prende in considerazione il valore di mercato e in mancanza il valore nominale o di rimborso, o ancora, in mancanza il valore di acquisto.
L’IVAFE è invece determinata in misura fissa, nella misura di € 34,20, nel caso di detenzione all’estero di conti correnti o libretti di risparmio. Anche nel caso dell’ IVAFE la liquidazione dell’imposta avviene attraverso la compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi.
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